La pitiriasi rosea di Gibert è una dermatite molto frequente, di lieve o media intensità, facilmente risolvibile. Molto spesso regredisce da sola senza bisogno di intervento.
Pitiriasi deriva dal greco e vuol dire crusca. Il nome è stato scelto come metafora della desquamazione della chiazza madre.
Rosea venne iniziato a usare 1800, quando il dott. Willian nominò questa patologia come roseola anulata. Sessant’anni dopo Gibert delineò un profilo clinico-sintomatologico della malattia, ribattezzandola pitiriasi rosea.
Cos’è la pitiriasi rosea
La pitiriasi rosea di Gibert è una dermatosi molto comune che colpisce i bambini tra i 10 e i 14 anni. Di solito si manifesta o in primavera o in autunno e non si conosce bene la causa scatenante.
Sintomi della pitiriasi rosea
All’esordio spunta una macula (macchia) rossastra, chiamata macchia madre o medaglione di Gibert, che è il segnale principale della malattia.
La macchia madre è tondeggiante, con un diametro di 1-3 centimetri, ha contorni definiti che tendono a desquamare. Il centro della macchia è rosso-rosato e via via che ci si allontana il colore si attenua. Dopo qualche giorno dalla comparsa della macchina madre ne appaiono altre notevolmente più piccole. In rari casi, si manifesta solo la macchia madre.
Non ha sintomi particolari e pochissimi soggetti lamentano prurito.
In quali zone si manifesta la pitiriasi
Di solito la pitiriasi rosea si manifesta sul tronco, ma può presentarsi anche su braccia e cuoio capelluto.
Generalmente le macchie figlie si dispongono simmetricamente rispetto alla madre.
Cause
Le cause non sono ancora note con certezza, si continua a indagare.
A oggi l’ipotesi più accreditata è che sia dovuta a due ceppi di Herpes virus, responsabili anche della sesta malattia. Potrebbero influire anche il contatto con determinate sostanze chimiche. Tuttavia, senza il virus dell’Herpes, i soli agenti chimici non riuscirebbero a scatenare la pitiriasi.
Questa malattia non è contagiosa.