Eritema solare
Come riconoscerlo e prendersene cura

Villa Salus

L’eritema solare è un’infiammazione della pelle che tende a svilupparsi quando c’è stata una prolungata ed eccessiva esposizione al sole.

Che cos’è l’eritema solare


L’eritema è una reazione infiammatoria che può andare dalla scottatura superficiale all’ustione di primo o secondo grado.
L’eritema ha alcuni sintomi specifici:
  • arrossamento;

  • gonfiore;

  • secchezza;

  • bruciore;

  • prurito;

  • ipersensibilità della pelle.


  • Questo sfogo non va trascurato, perché a lungo andare può portare all’insorgere di macchie cutanee, formazione di rughe prima del tempo e, in alcuni casi, insorgenza di tumori della pelle.
    Dopo le prime manifestazioni è bene non esposi ulteriormente al sole, almeno fino a quando l’eritema non sia sparito. Quando si decide di tornare a esporsi, bisogna farlo gradualmente, perché la pelle rimane sensibilizzata.

    Quali sono le cause dell’eritema?


    La causa è una sovraesposizione della cute ai raggi ultravioletti (UV), soprattutto quando la pelle non viene preparata in modo adeguato.
    Le radiazioni UV sono molto aggressive e fanno aumentar l’apporto di sangue nelle zone esposte al sole, aumentando il rilascio di citochine e mediatori dell’infiammazione, come l’istamina che è responsabile del prurito.
    Di solito, l’eritema si presenta alle prime esposizioni, quando la pelle ha ancora poca melanina, quindi poca protezione naturale. Per questo è importante usare una crema solare con SPF tra 30 e 50, per aiutare la nostra pelle a proteggersi.

    Come si manifesta un eritema


    I sintomi compaiono di solito dopo 1-24 ore dall’esposizione al sole.
    Nella maggior parte dei casi la pelle scottata si presenta arrossata, dal rosa al violaceo, e compare anche una sensazione di prurito, che può essere anche molto intensa. La zona è calda e può essere molto sensibile al contatto, provocando dolore intenso.

    In casi molto gravi, appaiono delle vescicole, gonfiore cutaneo e bolle piene di siero, oltre che desquamazione cutanea.
    Se la superficie interessata è molto ampia, possono comparire febbre, vertigini, mal di testa, brividi, debolezza e senso di malessere generale.

    Chi è più a rischio?


    La dermatologia classifica le persone in base alla quantità di melanina presente nella pelle. Con questa classificazione si indica chi è più predisposto ad abbronzarsi e chi meno.
    Il fototipo I ha come caratteristiche pelle, occhi e capelli chiari, con scarsa predisposizione ad abbronzarsi, alta sensibilità e maggiore rischio di eritema.
    Questo non vuol dire che le persone appartenenti ad altri fototipia non possano essere soggetti a eritema o non debbano proteggersi dal sole. Infatti, una delle cause di eritema è la quantità eccessiva di raggi UV a cui ci si espone.

    Cosa fare in caso di eritema solare


    L’eritema guarisce da solo dopo 4/5 giorni, durante i quali è bene non esporsi al sole.
    Il trattamento è simile a quello per le ustioni termiche e prevede l’applicazione di impacchi di acqua fredda o a temperatura ambiente per lenire bruciore e prurito. Sulla cute va steso un prodotto lenitivo, nutriente e idratante.
    
Gli eritemi con vescicole e bolle vanno trattati con più cura, perché c’è rischio di infezione.
    Bisogna avere molta accortezza nell’igiene e il dermatologo può consigliare anche l’uso di antibiotici da applicare localmente. Per alleviare i sintomi si possono usare anche farmaci anti-infiammatori non steroidi (FANS) per via orale. Se l’eritema è particolarmente grave, può essere consigliata l’applicazione di creme cortisoniche.



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